IL CASINO REALE

Ma lo sapevate che ... sul Lago di Fusaro (NA) c’è il CASINO di Ferdinando IV di Borbone?

Non equivochiamo, per CASINO non si intende una casa di piacere, nè una casa da gioco, ma una CASINA, cioè una piccola casa. Il luogo, insomma, dove alloggiava il Re quando si recava nella sua riserva di caccia e pesca.

Poiché all’epoca la zona del Fusaro era scarsamente abitata, i Borboni la adibirono a riserva reale di caccia e pesca ed affidarono, nel 1752, all’opera di Luigi Vanvitelli la trasformazione del luogo.

Il progetto di questa particolare costruzione fu affidato a Carlo Vanvitelli (figlio di Luigi). Venne terminata nel  1782 sotto Ferdinando IV. Per questo motivo l’edificio è noto come Casina Vanvitelliana e rientra tra le più raffinate produzioni settecentesche.

Dicendo che si trova SUL Lago di Fusaro, non intendo dire sulle sponde, ma proprio SOPRA il lago. Galleggia? No, semplicemente è costruita su un isolotto a pochi metri dalla riva, alla quale è collegato tramite un ponticello. Essendo proprio il Re, il committente, non doveva certo temere  di essere multato per abusivismo edilizio!


Casina Vanvitelliana

Casina Vanvitelliana

E’ a pianta ottagonale, costruita su due livelli, con ampie finestre disposte su entrambi i piani, ed è formata da tre corpi, sempre ottagonali, intersecanti l’uno con l’altro, che creano una specie di pagoda. Le pareti esterne, di un colore azzurro chiaro, riprendono il colore delle acque del lago e vi si armonizzano perfettamente, valorizzate dalle finiture bianche che incorniciano porte e finestre e sottolineano gli spigoli degli ottagoni. Insomma, “un posticino alla buona” dove alloggiare durante le battute di caccia o quando il Re aveva voglia di andare a pesca.  


Ed in questa “semplice dimora” sono stati ospitati, nel corso degli anni personaggi illustri del calibro dello Zar di Russia Nicola I, del Principe di Metternich,  di Francesco I Imperatore d’Austria,  di sir William Hamilton, Giuseppe II d’Asburgo-Lorena, Gioacchino Murat, ma anche Wolfgang Amadeus Mozart e Gioacchino Rossini, che, da questo incantevole e suggestivo panorama, hanno tratto ispirazione per le loro opere (Mozart , per esempio, compose il “Tito”). Infatti dalle finestre della casa si ha l’incredibile sensazione di essere sospesi sopra le acque


Parco del Complesso Vanvitelliano

Parco del Complesso Vanvitelliano

Non manca, come in quasi tutte le dimore regali, un suggestivo parco con piante esotiche. Vi si accede attraverso un ampio cancello d’ingresso sulla via Lucrino, fiancheggiato da “Gli Stalloni”, due edifici a pianta rettangolare, di un solo piano ciascuno. 


Attraversando il parco, in direzione del lago si raggiunge il lungo pontile di legno che collega all’isolotto della Casina. Sulle sponde del lago, sempre nell’area definita  Complesso Vanvitelliano si trova anche la Villa dell’Ostrichina. 

Nel 1764, questo edificio, era solo un deposito per le ostriche (la cui coltura era stata voluta da Ferdinando IV, per valorizzare il territorio), ma nel 1817 fu trasformato in villa, ad opera di Antonio de Simone, sempre su richiesta del Borbone Ferdinando IV.


Villa dell'Ostrichina

Villa dell'Ostrichina

Come raggiungerla :

La Casina Vanvitelliana si trova a Fusaro, comune di Bacoli (NA), a pochi metri dalla fermata Fusaro della Ferrovia Cumana. Oppure la si può raggiungere  con l’autobus da Pozzuoli (dove arriva anche la metropolitana di Napoli).

In auto si può arrivare uscendo allo svincolo "POZZUOLI - ARCO FELICE - BACOLI" della tangenziale di Napoli, in direzione Pozzuoli.

Il Complesso Vanvitelliano è vicinissimo anche a Baia, la quale può essere raggiunta anche a piedi (circa 15-20 minuti), valicando la collina che separa il Lago di Fusaro dalla costa marittima.

 


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